L’educazione del cane è diventata un tema sempre più importante. Questi animali, infatti, nel corso dei secoli sono diventati veri e propri membri delle famiglie che li posseggono e, come tali, seguono i loro familiari negli spostamenti, nei viaggi. Almeno dove e quando è consentito. Per questo il cane deve sapersi comportare e chi può insegnarglielo se non il suo padrone? L’educazione inizia quando il cane è cucciolo. Quest’ultimo deve avere il tempo di prendere confidenza con la casa e i suoi abitanti. Per rendere meno traumatico il distacco dalla madre sarebbero utili una cuccia e un panno con l’odore della madre. E va lasciato il più possibile tranquillo, in modo da permettergli di studiare e conoscere la sua nuova casa e la nuova famiglia.
Certo il passaggio dei bisogni fisici è quello che riveste un’importanza maggiore. Il cucciolo, infatti, tende a sporcare con feci e urine dove capita. Insomma, la fa quando gli scappa. E’ importante scegliere una superficie dove il cucciolo può sporcare e non appena accenna a espletare il bisogno spostarlo su quella superficie. Quando il cucciolo inizierà a farla come un automatismo sarà importante premiarlo.
Conferire alla parte educativa una dimensione giocosa è fondamentale affinché le regole vengano ben apprese dal cane. Le tecniche di insegnamento dei comandi non sono particolarmente difficili, l’importante è fare associare il suono vocale del comando al movimento desiderato, ad esempio per insegnare il comando “seduto” basta tenere in mano un premio e posizionarlo sopra la testa del cane che, per alzare la testa abbasserà la parte posteriore del corpo: in quel preciso momento verrà detto con voce chiara “seduto” e si darà il premio. L’esercizio poi verrà ripetuto più volte fino a che il meccanismo non sarà perfettamente oliato; da quel momento in poi il premio verrà sostituito da una calorosa carezza ed utilizzato per un nuovo esercizio.